Al Salone sveliamo l’invisibile con il digitale

Tra carta e digitale è la rubrica di Giulia Natale che esplora la biblioteca del futuro, tra storie fatte di carta e di pixel!

È arrivato maggio, del Salone saremo ostaggio!

La città freme, le scuole si prenotano, il pubblico è curioso, il programma è online per piccoli e grandi lettori e lettrici.

Dal 18 al 22 torna infatti a Torino il Salone Internazionale del Libro che, per questa 35esima edizione, si è ispirato al titolo Attraverso lo specchio, coraggioso e non prevedibile omaggio a Lewis Carroll.

Un tema pronto a prendere vita in interpretazioni attuali fra magico, onirico, irreale e reale, di ispirazione per passare attraverso mondi nuovi, per saltare nell’immaginazione e farne strumento di declinazioni letterarie fantastiche nel vivere quotidiano contemporaneo; un tema doppio, da questa parte e dall’altra dello specchio, danzante e giocoso, travasato con dolcezza dall’artista Elisa Talentino nell’illustrazione manifesto per il Salone.

Come ogni anno le giornate saranno affollate di occasioni di incontro con autori ed editori, di conferenze di grandi scrittori, appuntamenti per confrontarsi, dialogare, certo anche vendere, ma anche formare, seguire i ragazzi del Bookblog, relazionarsi, mettersi in ascolto e diffondere la passione per la lettura, la letteratura, per le storie nelle pagine dei libri e le immagini. Quant’anno esaminando il programma, non so cosa mi prenda, ma vorrei seguire tutto e tutti.

Confermando una buona intenzione e una buona pratica il Salone propone incontri interessanti anche per insegnanti che accompagnano in questa esplorazione le loro classi della scuola di ogni ciclo e grado, dal nido alla secondaria.

È davvero una fiera dedicata ai lettori, per chi si sta appassionando e per chi sta cercando di capire le proprie preferenze in relazione ai contenuti culturali; i ragazzi sono invitati ai giochi da tavola allo spazio di Lucca Comics and Games, a restare a bocca aperta nel magico Bosco degli Scrittori, ad ascoltare podcast, strabuzzare gli occhi alla mostra dei Silent Book o improvvisare una sfida a calcio balilla nello stand della Fondazione Piemonte per la Ricerca sul Cancro.

A chi fosse alla sua prima volta, sollevare lo sguardo sulla Torre dei libri porta un brivido di stupore, così come porta entusiasmo poter lasciare un suggerimento di lettura alla Biblioteca delle passioni del Bookstock, o incontrare in carne e ossa lo scrittore amato di cui si è letto il libro in classe. Fra gli eventi pensati appositamente per le scuole per i più piccoli, dal disegno con i timbri alle passeggiate sonore, scegliere non sarà non facile, ma elettrizzante.

Per questa occasione, il Progetto Riconnessioni con Fondazione per la Scuola ha progettato un’attività speciale, non per impressionare, ma per coinvolgere i bambini della primaria e appassionare alle storie attraverso tre linguaggi: quello delle storie raccontate attraverso le pagine, attraverso l’interattività del digitale e attraverso la creatività con materiali assortiti.

Il laboratorio si intitola Sopra Sotto – quando il digitale svela l’invisibile e lo proponiamo 4 volte giovedì 18 maggio presso gli spazi BookStock. Quasi mi dispiace raccontare di cosa si tratta perché si perde un po’ di quella magia tanto cara al tema del salone, ma vediamo in linea di massima come si svolge questo workshop creativo e sensoriale:

• c’è un libro, una storia molto ben scritta e ben illustrata (ma il titolo è una sorpresa)
• c’è un ipad collegato a un grande schermo
• ci sono tavoli e sedie per dare la possibilità a ciascun bambino di elaborare la propria interpretazione attraverso la materia (carta, colori, pongo, nastri etc.)

Iniziamo con la lettura della storia, animata e condivisa. Staremo in cerchio per sfogliare insieme le pagine, vedere bene le illustrazioni e gioire del reciproco stupore. Commentare la storia e quel che accade ci trasporterà nelle vicende dei personaggi e negli ambienti del contesto di narrazione.

La seconda fase prevede l’esame di quella stessa storia ma nella sua versione interattiva. Stessi personaggi, immagini e luoghi che si trasformano in movimento, con partecipazione diretta e attiva sullo schermo per far procedere i fatti raccontati. In questo caso non si tratta più di sfogliare, ma di toccare per andare avanti e di riflettere su ogni elemento dell’interattività su schermo per svelare la chiave di narrazione tipica dei dispositivi touchscreen)

Anche in questa fase ogni bambino è invitato a partecipare e, sappiamo per esperienza, non sarà difficile trovare dei volontari ma con calma tutti potranno interagire a turno!

Il terzo momento è cruciale, è la fase creativa e di sintesi delle due precedenti, più difficile da raccontare che da attuare. Ai tavoli matite, cartoncini, nastro adesivo, pennarelli e fogli aspettano i giovani partecipanti per disegnare e poi sovrapporre uno strato sull’altro allo scopo di comprendere, creando, la meccanica dell’interattività, di cogliere l’idea della trasformazione, di vedere quel che ancora non si vede, una realizzazione, in questo caso, materica, palpabile, individuale, da portare via con sé.

E ci saremo Veronica Ruberti ed io Giulia Natale, a braccia aperte, con libro e materiali in mano per nuove storie attraverso lo specchio, ops! lo schermo.

Nei padiglioni farà caldo? Farà fresco? Farà chiasso?

Non si sa, quel che è certo è che in questi laboratori ci si divertirà e i bambini potranno sperimentare una forma nuova di narrazione attraverso i tre linguaggi delle storie. Siete benvenute e benvenuti!