Buone Feste tra carta e digitale

Tra carta e digitale è la rubrica di Giulia Natale che esplora la biblioteca del futuro, tra storie fatte di carta e di pixel!

La scuola italiana si sta preparando alla pausa per la chiusura invernale e la legittima stanchezza di ragazzi e insegnanti si fa sentire. È stato un inizio anno scolastico impegnativo, almeno nella mia esperienza familiare e professionale. Sto continuando a scoprire tante nuove risorse interattive e in linguaggi differenti da proporre per affiancare i docenti nella didattica quotidiana con le tecnologie e con la carta, ma oggi, a un pugno di giorni dalle Feste, non me la sento di affidare a questo spazio un articolo corposo e lungo invitandovi a usare, fare, organizzare, sperimentare, progettare… Senza tradire lo spirito del nostro impegno e le giuste aspettative nei confronti di questo Progetto, oggi propongo di concederci il brivido della leggerezza, per esplorare un paio di segnalazioni con approccio lieve.

Il primo suggerimento è attingere alle indicazioni a tema natalizio dell’articolo dello scorso anno, sempre valide e adatte a differenti fasce d’età, trovate l’articolo qui.

Venendo all’oggi, app dedicate a Babbo Natale ne esistono tantissime, quelle gratuite perseguono principalmente tre scopi:

• intrattenere offrendo giochi e attività per veicolare pubblicità di parti terze;

• intrattenere (sempre offrendo giochi e attività) per spingere alla sottoscrizione di un abbonamento mensile o annuale di contenuti aggiuntivi;

• divulgare e rendere popolare l’esistenza dello sviluppatore.

Ora, fra tutte le app a nostra disposizione per il download, fra un Babbo Natale che sorvola i cieli, un Babbo Natale che parla con le renne, un altro Babbo che si infila nel comignolo, e chi più ne ha più ne metta… ho scelto e testato “Sorpresa” dello sviluppatore MagisterApp e “PNP – Portable North Pole” di UGroupMedia, molto diverse fra loro. 

Sorpresa per iOS, sarà una sorpresa per i bambini, ma lo è stata anche per me, sebbene non sia recente (2018) resta attuale e interessante soprattutto per i più piccoli che qui si trovano letteralmente a spacchettare quattro pacchi infiocchettati.
Dopo aver scelto se vestire i panni di bambino o di bambina, ci si trova in una casa addobbata a festa, ma non in modo stucchevole, e al ritmo di una musica gaia si scopre il contenuto dei pacchi. Le sorprese scartate diventano tutte interattive, ciascun gioco ha una sua evoluzione che va dall’assemblaggio dei pezzi (nel caso del robot o del trenino, ad esempio) alle azioni necessarie per infornare una pizza, accompagnati da buoni effetti sonori di contesto. La vera magia in questa app è che non troviamo lo schieramento imbarazzante di giochi per femmine e giochi per maschi: entrambi i protagonisti ricevono indifferentemente bambolotti da spupazzare, ruspe da riempire di terra, strumenti per bolle di sapone o frullatori. Mi sembra una nota positiva nel sostegno alla parità di genere da coltivare fin da piccoli; inoltre è ben illustrata, e anche questo elemento veicola una buona educazione alle immagini. Molto bene, non perdiamoli di vista! 

Con l’app PNP – Portable North Pole, è necessario registrarsi e indicare il nome del bambino o della bambina che desideriamo sia pronunciato dal vocione del Babbo (io ho inserito Luca), indicare una data di nascita (ne ho scelta una casuale, anno 2018) e infine nel compilare la breve scheda, ho dato indicazione che il mio fantomatico Luca fosse un bambino curioso e sorridente. A questo punto viene confezionato e proposto un video personalizzato (che ha un tempo di validità di circa un mese) in cui Babbo Natale, perfettamente ambientato nella sua magione al Polo Nord e circondato da efficienti elfi con orecchie e naso a punta, fa gli auguri direttamente a Luca, pronunciando il suo nome e attingendo da una infinita libreria il “libro della sua esistenza” in cui viene anche indicata la sua età (motivo per cui avevo inserito 2018, volevo che risultasse di 4 anni).

In questo caso, le possibilità che la tecnologia offre se si decide di acquistare la soluzione Premium sono stravaganti e straordinarie (questo è il motivo per cui ne parlo) e sono elencate nella descrizione di ciascuna app; è utile leggere questa sezione informativa quando si fa ricerca di app negli store. Il video che ci viene recapitato è ben realizzato e credibile e cela un velato consiglio a servirsi della console del produttore/sviluppatore per giocare… ma sappiamo bene che oltre alla magia, Babbo Natale deve anche occuparsi di affari!

Si può vivere il clima natalizio in tanti modi e in base alle esigenze personali; uno dei modi possibili, in tal caso, è utilizzare questa app (o altre simili) che stando a quanto riporta il quotidiano britannico online The Independent “è diventata una tradizione moderna per le famiglie tech-savvy perché condivide un’esperienza personalizzata”.

Altra indicazione, che rispetto alla precedente è più interessante per i contenuti e forse meno per l’analisi del meccanismo contenuto-promozione, è l’ormai celebre sito Santa Tracker (Segui Babbo Natale) proposto da Google, nato nel 2004 per tracciare gli spostamenti del Babbo e da allora arricchito e aggiornato.
Lo si può serenamente consigliare per le vacanze invernali ai bambini dalla scuola dell’infanzia alla prima fascia della primaria, non è competitivo ma tutto da esplorare con un unico accorgimento da adottare: suggerire ai genitori di concordare in precedenza con i bambini il tempo di utilizzo (in conformità con le buone regole e pratiche individuate per la fruizione delle tecnologie a questa età).
È una risorsa impeccabile per la qualità dell’interattività, di animazioni, suoni, musica e grafica, è un sito creato per svagare in un contesto festoso, per imparare fra i folletti e la neve per tutto il mese di dicembre.

In alto a destra c’è il conto alla rovescia che manda in delizioso affanno i più impazienti e dal menu si accede a trenta attività di gioco, in sicurezza e in autonomia. Ciocco di legno è contemplativa, ad esempio, altre sono partecipative e divertenti come La battaglia di palle di neve per Android (io mi sono fatta “stracciare” subito ma i bambini sono assai più abili a coordinare occhi-mani e a capire rapidamente la dinamica di gioco) oppure Selfie con Babbo Natale, al quale se ne possono combinare di tutti i colori… o Il laboratorio di coding e La corsa delle renne.

Fra pacchetti volanti, jingle, frenetici elfi e video-chiamate con il Babbo, non mi resta che augurarvi serene feste e darci appuntamento al nuovo anno con la vivacità della didattica innovativa!