Didattica innovativa per tutte e tutti
Il ciclo di webinar “Progettare per l’inclusione”, che sta riscuotendo grande successo (più di 500 partecipanti seguono ogni puntata dal vivo!), ha l’obiettivo di passare in rassegna alcune delle metodologie di didattica innovativa e laboratoriale più affermate e apprezzate dai docenti, rendendole applicabili da tutti e tutte.
Per fare questo, abbiamo deciso di mettere al centro la progettazione didattica, presentata nel modo più operativo e immediato possibile. Crediamo che un approccio di questo tipo, orientato verso le pratiche didattiche d’aula più che verso princìpi teorici astratti, possa aiutare i docenti a rendere laboratoriale ogni lezione.
Se l’innovazione didattica è presentata come uno stravolgimento completo di pratiche d’aula pre-esistenti che richiede cambiamenti radicali e un notevole aumento di complessità nella preparazione delle lezioni, le metodologie laboratoriali rischiano di rimanere confinate nelle attività straordinarie, senza trovare riscontro nell’ordinaria amministrazione della didattica d’aula, che rimane quindi prevalentemente frontale e tradizionale. Al contrario, la ricerca e l’esperienza dei relatori e delle relatrici ci insegnano che l’innovazione possa e debba aiutare a rafforzare l’insegnamento quotidiano delle discipline, con forti effetti sugli apprendimenti e sulla capacità di includere.
Ci diamo l’obiettivo quindi, di demistificare la didattica innovativa, puntando a raccontare l’applicazione di metodologie laboratoriali in contesti particolarmente sfidanti dal punto di vista dell’inclusione e presentando casi d’uso in cui queste metodologie vengono applicate all’insegnamento delle discipline, sostituendosi agli approcci più frontali e tradizionali a cui siamo abituati.
Per esempio, le strutture di cooperative learning proposte da Claudio Berretta nella seconda puntata di questo ciclo potrebbero trovare applicazione virtualmente ogni volta che ci si trova a proporre un contenuto nuovo agli studenti. Lo stesso vale per tutte le metodologie affrontate, come dimostrato dagli interventi dei nostri docenti ospiti, che ringraziamo ancora per la loro disponibilità e generosità nel condividere la propria esperienza in maniera così chiara e trasparente.
Dal canto nostro, il princìpio che cerchiamo di seguire quando progettiamo questi webinar è il seguente: vietati i fuochi d’artificio. Cosa vuol dire? Invece di prestare il palcoscenico dei webinar o di altre iniziative formative alla presentazione degli esempi più avanzati delle metodologie in oggetto, vogliamo raccontare istanze in cui docenti rendono innovative le proprie lezioni in modo semplice, facile da eseguire e da spiegare ai propri colleghi.
Per fare questo, è necessario utilizzare la lente della progettazione didattica e del lesson planning, cioè la progettazione di dettaglio di singole lezioni. Solo un approccio di questo tipo, in cui il docente saprà in anticipo cosa succederà in ogni minuto della propria lezione e perché dovrà andare proprio così ci può permettere di rendere davvero tangibile l’innovazione didattica.
La lente della progettazione didattica ci permette di presentare l’innovazione come l’applicazione di processi ben precisi, non improvvisabili. Vista in questo modo, la didattica si disvela come un’arte su cui ci può confrontare, su cui si può coltivare linguaggio condiviso e esercitare intelligenza collettiva.
Quest’ottica è esemplificata brillantemente dall’intervento di Giovanna Pasquetti di Teach for Italy al primo webinar del ciclo e dai materiali che potete trovare allo stesso link. Questi sono quindi essenziali per capire a pieno tutte le puntate successive del ciclo. Similmente, l’intervento del professor Andrea Maccarini, allo stesso link, rappresenta una stella polare per tutte le puntate successive, mostrando come la progettazione didattica di dettaglio ci permetta di integrare le Socio-Emotional Skills nelle lezioni di tutti i giorni.
Se scoprite di questo ciclo di webinar solo ora, vi invitiamo a recuperare le puntate precedenti, corredate da tutti i materiali presentati e le slide dei relatori e delle relatrici ai link di ciascuna puntata che potete trovare qui.