IL CODICE DELLE RAGAZZE
Qualche settimana fa la reception ci ha contattato per ritirare un libro che nessuno di noi aveva acquistato: Il codice delle ragazze di Alessandra Spada (Solferino Libri). Abbiamo risolto il mistero aprendo la sorpresa e leggendo nei risguardi una dedica scritta a penna:
Un gesto gentile, una dedica personalizzata, un romanzo sul pensiero computazionale, un’autrice mai letta e una persona mai incontrata: questo mix di ingredienti ha acceso la nostra curiosità e ci ha spinto a leggere questo testo per bambine e ragazze tutto d’un fiato.
Lin, Carlotta e Chiara hanno tredici anni e non hanno quasi nulla in comune. Tranne il luogo dove trascorrono l’estate: il campo estivo del CRAC, il Centro di Ricerche Avanzate in Coding creativo, nel cuore della Svizzera. Le tre affrontano il viaggio in treno, insieme lasciano la stazione di Milano, superano il confine e seguono lo stesso percorso che molti ricercatori italiani, ancora oggi, percorrono per raggiungere il loro posto di lavoro al CERN di Ginevra, dove nel 1989 nacque l’idea del World Wide Web. Sarà un caso che il CRAC si collochi proprio in Svizzera?
Le tre ragazze, diventano presto quattro: in camera con loro c’è infatti l’irrefrenabile Nina. Comincia un’estate avventurosa in << un palazzo così per una scuola di coding… sembra più…>> <
Sembra infatti di essere a Hogwarts se non fosse che le protagoniste si confrontano con creatività e tecnologia, niente di magico!
A lezione può succedere qualunque cosa: ci si ritrova in giardino a superare un labirinto con ostacoli, bendate e guidate dalle compagne che si inventano un codice per descrivere le istruzioni in modo comprensibile per un altro giocatore (sintesi, chiarezza e coerenza del codice sono elementi fondamentali per superare la sfida nel più breve tempo possibile, proprio come quando programmiamo). Che bello sarebbe replicare questo gioco al laboratorio Pensiero computazionale di Riconnessioni, oppure a scuola, durante un’attività didattica multidisciplinare che coinvolge educazione fisica, matematica e tecnologia!
Poi in una gara di cucina, in cui le squadre, partendo dagli stessi ingredienti, deliziano i palati dei loro tutor dimostrando quante svariate combinazioni ci possono essere partendo dagli stessi ingredienti (proprio come la programmazione a blocchi).
I partecipanti del CRAC si ritrovano anche in officina a smontare e rimontare un motore (proprio come i docenti partecipanti al laboratorio Essere digitali che si cimentano in Anatomia del computer).
Entrando dentro la storia e leggendo i dialoghi scopriamo molti argomenti coerenti con i laboratori di Riconnessioni, per esempio la varietà di linguaggi di programmazione come Scratch e le piattaforme hardware come Arduino che possiamo programmare per creare tantissime cose.
Seguendo le vicissitudini di Lin, Carlotta, Chiara e Nina ritroviamo anche molti valori a cui ci ispiriamo: il modello peer to peer e learning by doing, la collaborazione, il lavoro di squadra per la realizzazione di progetti, l’apertura verso esperienze internazionali e inclusive, i principi del CRAC:
- Pensare con la propria testa
- Seguire l’intuizione
- Usare la tecnologia, non lasciarsi usare
Le amiche scoprono così che la tecnologia può essere uno strumento geniale, capace di esprimere i loro talenti con un pizzico di creatività… e risolvere qualche giallo, tra cui un intrigo con al centro un loro compagno di corso, il suo ricco ed equivoco zio e un pericolo che incombe sull’istituto.
Un romanzo avvincente che tra computer, linguaggi di programmazione e progetti creativi parla di amicizia, timidi amori e lealtà. Un’ottima lettura per l’estate, uno spunto di riflessione riguardo il potenziale creativo e collaborativo della tecnologia, un punto di partenza per scrivere un racconto in cui immaginare le avventure dei ragazzi al CRAC, rovesciando il punto di vista!
Solferino Libri
ISBN 978-88-282-0127-4
Italiano, 272 pagine, 2019, Milano
